Data:
Giugno 23, 2021

Questa grande struttura, che occupa un’area di circa Ha 30, ha segnato per oltre trent’anni la storia produttiva di Policoro. L’ Ente di Riforma, prima ancora di far partire a regime lo stabilimento, avvia in collaborazione con il gruppo Ferrero la coltivazione sperimentale della barbabietola da zucchero nella pianura Jonica. Il prodotto sarà lavorato dallo zuccherificio, entrato in funzione il 13 agosto del 1955, ancor prima che Policoro divenisse Comune autonomo. La disponibilità di acqua e di energia elettrica, le capacità produttive del circondario agricolo, la vicinanza delle linee di traffico furono elementi decisivi per la scelta di Policoro quale ubicazione dello stabilimento. 

Con oltre 300 operai impiegati, tra stagionali e specializzati, lo stabilimento giunge ad una capacità produttiva tale da assorbire non solo la produzione locale di barbabietola, ma anche l’offerta pugliese, calabra e campana, e proponendosi come primo esempio di industria di trasformazione a servizio del mondo agricolo. 

Ufficialmente dismesso nel 1991, anno in cui l’intero settore agricolo comincerà a mostrare segni di crisi, lo zuccherificio è caratterizzato ancora oggi da una certa imponenza e monumentalità tipiche dell’archeologia industriale, pur nel suo abbandono ed obsolescenza, che ha fatto definire l’aspetto dell’area quale “post-apocalittico”.